Decreto esecutivo concernente le misure di polizia del fuoco da adottare per i depositi di idrocarburi
                            1  Decreto esecutivo  concernente le misure di polizia del fuoco da adottare  per i depositi di idrocarburi  (del 2 agosto 1962)  IL CONSIGLIO DI STATO  DELLA REPUBBLICA E CANTONE DEL TICINO  visto l’art. 17 della Legge sulle materie esplosive del 5 maggio 1875;  visti gli art. 45 e 46 della Legge sulla polizia del fuoco del 13 ottobre 1949;  su proposta del Dipartimento delle Finanze;  d e c r e t a :  Direttive Carbura  Art. 1  Per  la  costituzione,  l’ingrandimento  ed  ogni  altro  lavoro  concernente  i  depositi  di  carburanti  liquidi  viene  data  forza  legale  alle  disposizioni  emanate  dall’ufficio  centrale  svizzero  per  l’importazione  di  carburanti  liquidi  (CARBURA)  e  denominate  “Direttive  per  il  deposito  di  idrocarburi”.  Deroghe e norme di complemento  Art. 2  In deroga ed in aggiunta alle direttive della Carbura valgono le disposizioni allegate  al presente decreto.  Garanzia  Art. 3  A garanzia per l’esecuzione degli obblighi imposti può venire chiesta una cauzione ai  sensi dell’art. 12 della legge 5 maggio 1875.  Contravvenzioni  Art. 4  In conformità all’art. 16 della Legge 5 maggio 1875 le infrazioni alle prescrizioni del  presente  decreto  sono  passibili  di  multa  da  fr.  5.-  a  fr.  10’000.-  e  del  ritiro  della  concessione,  riservata la responsabilità penale ed il risarcimento dei danni.  Entrata in vigore  Art. 5  Il  presente  decreto  entra  in  vigore  con  la  pubblicazione  nel  Bollettino  ufficiale  delle  leggi e dei decreti esecutivi ed abroga ogni altra disposizione contraria ed incompatibile.  Disposizioni transitorie  Art. 6  I  depositi  già  esistenti  dovranno  venire  conformati  al  presente  decreto  nella  misura  ed  entro  i  termini  che  saranno  stabiliti  dal  dipartimento  delle  finanze,  comunque  al  più  tardi  entro il 31 dicembre 1963.  Allegato: Deroghe alle direttive Carbura e norme di complemento  Indicatori di livello  a)  Direttive Carbura n. 403. Da aggiungere:  Ogni  serbatoio  deve  essere  munito  di  indicatore  di  livello  ben  visibile  a  distanza  ed  orientato in modo da essere visto dalla direzione di ingresso nel deposito.  Saracinesche di manovra  b)  Direttive Carbura n. 405. Da aggiungere:  Tutte le saracinesche di manovra per i casi d’incendio debbono comunque essere esterne  ai bacini di contenimento ad opportuna distanza da essi ed in posizione protetta.  Dispositivi di sicurezza ed accessori  c)  Direttive Carbura n. 401-436. Da aggiungere:
                        
                        
                    
                    
                    
                
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                            1.  I  collegamenti  a  flangia  tra  serbatoi  e  tubazioni  e  delle  tubazioni  tra  loro  debbono  essere  dotati di guarnizioni di tenuta garantite resistenti al fuoco.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            2.  Nel   sistema   di   tubazioni   e   saracinesche   di   collegamento   tra   pompe   e   serbatoi   è  consigliabile  che  sia  tenuta  presente  la  possibilità  di  manovra  per  sottrarre,  in  caso  di  emergenza,  il  carburante  da  un  serbatoio  incendiato  in  superficie  per  inviarlo  in  altri  serbatoi capaci di riceverlo.  Bacini di contenimento  d)  Direttive Carbura n. 528.  Sostituito dalle seguenti norme:
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            1.  Tutti  i  serbatoi,  isolati  o  in  gruppi,  devono  essere  costruiti  secondo  le  norme  della  SIA  e  resistenti alle sollecitazioni delle pressioni dal basso verso l’alto.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            2.  I  depositi  costituiti  di  più  serbatoi,  devono  essere  raggruppati  per  contenuto  degli  stessi  e  precisamente: i serbatoi contenenti idrocarburi B.I - B. II, devono avere un proprio bacino di  contenimento ed i serbatoi contenenti B. III - B. IV devono averne pure uno proprio.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            3.  La capienza minima dei bacini di contenimento deve essere la seguente:  per serbatoi isolati, il 100% del volume del serbatoio;  per gruppi di 2 serbatoi il 60% del volume complessivo dei serbatoi;  per gruppi da 3 a 6 serbatoi il 45% del volume complessivo dei serbatoi.  Gruppi di oltre 6 serbatoi sono da evitare.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            4.  I bacini di contenimento possono essere con dighe in terra battuta (scarpate pendenza 1/1)  e  con  muri  di  cemento  armato,  a  seconda  della  natura  del  terreno  e  della  località  ove  sorgono.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            5.  Ogni singolo serbatoio dei gruppi B.I-B.II deve esser inoltre separato con pareti di cemento  armato dell’altezza minima di un metro, con protezione interna mediante rialzo di terra, che  raggiunga  l’altezza  di  circa  1/3  del  muro.  I  passaggi  delle  tubazioni  devono  risultare  rigorosamente sigillati.  e)  Direttive Carbura 529, cpv. 1.  Sostituito dalle seguenti norme:  -  L’insieme   dei   serbatoi   contenenti   B.III   -   B.IV   devono   avere   un   proprio   bacino   di  contenimento  della  capienza  dal  20%  al  40%  del  volume  dei  serbatoi  a  seconda  della  posizione nella quale sorgono e della natura del terreno circostante.  Cinte e luoghi di deposito  f)  Direttive Carbura n. 533-535. Da aggiungere:  Ogni  deposito  deve  disporre  di  un  piazzale  di  sosta  e  di  manovra  delle  autocisterne  di  ampiezza in relazione con l’importanza del deposito.  Pensilina di carico e scarico veicoli  g)  Direttive Carbura n. 540, cpv. 3. Sostituito dalle seguenti norme:  Le pensiline di carico e scarico delle autocisterne e dei carri cisterna ferroviari per prodotti  delle  categorie  B  I  e  B  II  saranno  tenute  alla  distanza  di  almeno  20  m.  da  tutti  gli  stabili  abitati e dai serbatoi fuori terra contenenti prodotti delle categorie B I e B II.  Qualora  le  pensiline  sorgono  su  terreno  soggetto  ai  vincoli  della  protezione  delle  acque,  questi terreni e quelli immediatamente contigui devono essere resi impermeabili e sistemati  con lieve pendenza verso uno scarico che dia in un pozzetto separatore di oli e benzina.  Protezione contro il fulmine  h)  Direttive Carbura n. 550, lett. a. Da aggiungere:  Ove  la  situazione  geologica  lo  permetta,  la  resistenza  di  dispersione  verso  terra  di  questi  collegamenti  non  deve  superare  1-2  Ohm  (misurata  a  corrente  continua)  per  riuscire  sicuramente efficace contro le scariche elettriche atmosferiche.  È  importante  che  nei  collegamenti  dei  serbatoi  verso  terra  si  eseguiscano  collegamenti  multipli in ragione di 1 ogni 20. m di circonferenza.  I controlli verranno eseguiti dalle rispettive aziende elettriche.  Prevenzione degli incendi e mezzi di spegnimento  i)  Direttive Carbura n. 601-619. Sostituite dalle seguenti norme:
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            601.  Disposizioni fondamentali
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            3  Il  successo  della  prevenzione  e  della  lotta  antincendio  nei  grandi  depositi  di  carburanti  è  strettamente  legato  alle  attrezzature  ed  agli  impianti  di  difesa  fissi  e  mobili  previsti  e  realizzati  nella costituzione dei depositi stessi.  Le  imprese  che  si  occupano  della  manutenzione  del  deposito,  come  pure  gli  stabilimenti  con  depositi  di  carburanti  e  di  combustibili  liquidi,  devono  proteggere  le  loro  installazioni  contro  il  fuoco ed organizzarsi per combattere l’incendio.  La  messa  in  opera  dei  dispositivi  di  lotta  deve  poter  essere  assicurata  dal  personale  permanente del deposito, il quale sarà istruito in merito.  Si  effettueranno  degli  esercizi  in  collaborazione  con  i  vigili  del  fuoco  e  le  squadre  del  fuoco  di  imprese vicine.  Un avviso con le mansioni dei singoli dipendenti ed i numeri telefonici necessari per assicurare  senza ritardi il collegamento in caso di incendio deve essere affisso in luogo ben visibile.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            602.  Campo di applicazione  Le direttive elencate di seguito si applicano in principio ai depositi di prodotti della categoria B I  e B II come pure ai depositi misti della categoria B I - B IV.  Il  deposito  esclusivo  dei  prodotti  della  categoria  B  III  -  B  IV  è  subordinato  alle  disposizioni  particolari definite dagli articoli 607 e 612. Con riserva dell’equipaggiamento e dei dispositivi di  sicurezza di cui ai numeri da 419 a 425, i depositi sotterranei non debbono venire muniti delle  installazioni speciali previste dagli articoli 603 e seguenti.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            603.  Obiettivi da realizzare  I  dispositivi  di  protezione  (prevenzione  contro  l’incendio,  lotta  contro  il  fuoco,  allarme)  devono  adempire alle esigenze seguenti:  a)  prevenzione d’incendio
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            1. impedire lo scoppio di un incendio nel recinto del deposito;
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            2. impedire che un incendio raggiunga il deposito dall’esterno;  b)  lotta contro il fuoco
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            1. spegnere l’incendio sviluppatosi nel recinto del deposito;
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            2. proteggere i depositi vicini dal calore;  c)  allarme. Quando l’estensione degli impianti lo esige, i collegamenti con l’esterno (no. 601)  devono  venire  completati  con  dispositivi  interni  di  segnalazione  del  fuoco.  L’allarme  può  essere trasmesso con dei segnali acustici od ottici, preferibilmente elettrici.  Si useranno segnali ben comprensibili e visibili.  Installazioni  L’uso del telefono è autorizzato per assicurarne la trasmissione. Le installazioni di prevenzione  e di lotta contro il fuoco possono essere fisse o mobili.  La soluzione migliore consiste nella coordinazione delle due possibilità.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            604.  Vie di accesso  Per permettere la lotta contro il fuoco le vie interne di accesso del deposito, particolarmente nei  luoghi  di  immagazzinaggio  dei  fusti  e  nei  locali  dove  è  collocato  il  materiale  per  la  lotta  antincendio, devono essere mantenute libere.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            605.  Dispositivi antincendio  I dispositivi antincendio si possono suddividere in tre categorie:
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            1.  dispositivi antincendio di pronto intervento: estintori a schiuma, a polvere, a CO
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            2  ;
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            2.  dispositivi di protezione mediante raffreddamento;
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            3.  dispositivi di spegnimento mediante schiuma.  In ordine di importanza sono preminenti i dispositivi di protezione mediante raffreddamento e i  dispositivi  antincendio  di  pronto  intervento,  seguono  i  dispositivi  di  spegnimento  mediante  schiuma.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            4  Un dispositivo antincendio completo per un grande deposito è in generale formato dal concorso  delle tre categorie di dispositivi sopra elencati.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            606.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            1) Dispositivi pronto intervento  Gli estintori dei tipi a schiuma, a polvere, a CO
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            2  debbono essere collocati nei punti cruciali (posti  di travaso, locale pompe, pensiline di carico e scarico, ecc.), in posizione non eccessivamente  vicina ai punti di rischio d’incendio per non correre l’alea di non poter mettere mano ad essi in  caso  di  emergenza,  ma  nel  tempo  stesso  non  troppo  lontana  per  poterne  disporre  con  prontezza in caso di necessità.  Il tipo, il numero, la potenza degli estintori ed il loro collocamento dovranno essere stabiliti caso  per  caso  in  collaborazione  col  comando  del  corpo  dei  vigili  del  fuoco  interessato  il  quale  ne  controllerà periodicamente lo stato di efficienza.  In  linea  di  appropriato  impiego  è  da  tenere  presente  che  gli  estintori  a  schiuma  sono  da  preferire  là  dove  può  verificarsi  uno  spandimento  al  suolo  di  una  certa  entità  di  liquidi  infiammabili.  Il  personale  di  ogni  singolo  deposito  dovrà  essere  perfettamente  istruito  sull’impiego  degli  estintori stessi.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            607
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            2) Dispositivi di protezione  mediante raffreddamento  I dispositivi di protezione mediante raffreddamento hanno per scopo di porre in stato di difesa i  serbatoi che possono trovarsi esposti al calore d’irraggiamento da serbatoi incendiati. I serbatoi  che  contengono  prodotti  delle  categorie  B  I  e  B  II  devono  venire  muniti  di  dispositivi  per  il  raffreddamento;  per  i  prodotti  della  categoria  B  III  e  B  IV  soltanto  quando  i  serbatoi  possono  venire  riscaldati  da  un  incendio  di  serbatoi  vicini.  La  scelta  del  sistema  di  raffreddamento  (installazioni fisse o mobili) dipende dall’importanza del deposito, dal personale a disposizione e  dalle direttive dell’autorità competente.  Le installazioni fisse di raffreddamento per depositi possono essere esposte a guasti in caso di  incendio. Esse non sono utilizzabili che in posti determinati.  Permettono tuttavia il raffreddamento in posti difficilmente accessibili.  Il consumo dell’acqua deve essere determinato e controllato.  Il loro funzionamento richiede poco personale e si può effettuare rapidamente.  Le installazioni mobili di raffreddamento per depositi si basano su di una rete di idranti situati in  prossimità immediata con lance e riserva necessaria di tubi.  La riserva di idranti e i dispositivi mobili devono essere al riparo da deterioramenti.  L’acqua  per  il  raffreddamento  deve  essere  concentrata  sulle  parti  più  importanti.  Il  consumo  dell’acqua  è  relativamente  elevato,  anche  se  tutti  i  serbatoi  non  sono  regolarmente  bagnati.  Occorre un maggior numero di persone.  I dispositivi di protezione mediante raffreddamento devono comprendere:  -  un  impianto  idrico  (idromeccanico  o  idrostatico):  capace  di  fornire  immediatamente  il  fabbisogno    idrico    sufficiente    per    alimentare    contemporaneamente    l’impianto    di  raffreddamento di emergenza, il dispositivo di spegnimento a base di schiuma, nonché uno  o più idranti nell’area del deposito;  -  condotte:  condotte  fisse  di  adduzione  e  distribuzione  con  diramazioni  distinte  per  ogni  serbatoio;  -  idranti: idranti installati sull’area del deposito.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            608  Impianti idrici  L’acqua  può  essere  fornita  mediante  due  sistemi,  unitario  o  misto;  in  relazione  alla  situazione  locale   (captazione   dal   sottosuolo,   presa   fissa   da   un   corso   d’acqua   o   da   un   bacino,  allacciamento  ad  un  acquedotto  di  sufficiente  potenzialità,  per  mezzo  di  vasca  o  serbatoio  di  riserva appositamente costruiti e dimensionati).
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            5  Nel  caso  di  un  impianto  puramente  idromeccanico  si  deve  tenere  conto  di  una  possibile  interruzione dell’energia; perciò è necessario disporre di una o più pompe con motore a scoppio  per coprire immediatamente il fabbisogno idrico per il raffreddamento.  Il  fabbisogno  idrico  per  un  deposito  costituito  da  un  gruppo  di  serbatoi  della  capacità  complessiva  di  25-30’000  metri  cubi  deve  stimarsi  dell’ordine  di  2-4’000  litri  al  minuto  primo  di  cui circa la metà per il raffreddamento di emergenza.  Qualora il deposito fosse di importanza molto maggiore, cioè composto di più gruppi di serbatoi,  è necessario un ragionevole aumento del fabbisogno idrico.  Gli organi di comando delle installazioni fisse debbono essere assolutamente esterni ai bacini di  contenimento,  alla  distanza  di  almeno  20  metri  dai  serbatoi  fuori  terra  ed  in  posizione  schermata.  Le  tubazioni  di  adduzione  dell’acqua  al  singolo  serbatoio  debbono  essere  dimensionate  in  modo da garantire una portata di 0,8 mc all’ora e per metro di circonferenza.  Occorrendo, si deve determinare il getto d’acqua con delle prove.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            609  Condotte di raffreddamento  Il  raffreddamento  di  emergenza  dei  serbatoi  per  risultare  pronto  ed  efficace  deve  essere  ottenuto con installazioni fisse.  Le condotte devono essere dimensionate in rapporto al fabbisogno idrico per il raffreddamento.  Ogni  diramazione  ai  singoli  serbatoi  sarà  intercettata  da  una  saracinesca  ubicata  in  posizione  protetta alla distanza di almeno 20 metri dai serbatoi.  La  distribuzione  dell’acqua  di  raffreddamento  alla  sommità  dei  serbatoi  sarà  regolata  da  un  dispositivo semplice che consenta di ottenere una lama uniforme d’acqua che lambisca senza  discontinuità il fasciame del serbatoio.  Se venisse giudicato necessario un impianto di raffreddamento estivo dei serbatoi, tale impianto  deve essere distinto da quello di raffreddamento di emergenza, perché il raffrescamento estivo  è ottenuto per mezzo dell’irrorazione del coperchio del serbatoio.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            610  Idranti  Gli  idranti  installati  sull’area  del  deposito  sono  indispensabili  per  consentire  in  caso  di  emergenza un’azione elastica complementare a quella degli impianti fissi.  La disposizione degli stessi è da stabilire d’intesa con i vigili del fuoco e le autorità competenti.  Essi  debbono  essere  a  colonna,  modello  Klus  1955  e  installati  sull’area  del  deposito  in  vari  punti.  Devono  avere  il  gomito  dell’imboccatura  d’entrata  del  diametro  di  100  mm,  due  bocche  d’erogazione del  diametro  di 75 mm a  raccordo  simmetrico e una  bocca di sortita centrale del  diametro di 100/110 mm per l’allacciamento della condotta d’aspirazione delle motopompe.  Essi devono essere posti alla distanza di almeno 50 m dagli elementi pericolosi (serbatoi fuori  terra,  pensiline  di  carico  e  scarico,  locale  pompe  e  posti  di  travaso  e  deposito  fusti).  In  casi  particolari, determinati dalla situazione topografica, dal traffico, ecc., possono venire ammesse  altre distanze.
                        
                        
                    
                    
                    
                
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                            3) Dispositivi di spegnimento mediante schiuma  Per  procedere  all’estinzione  con  la  schiuma  meccanica  o  chimica,  per  quanto  concerne  la  qualità ed il rendimento della schiuma è richiesto quanto segue:  Coefficiente di espansione della schiuma 6 a 10 (rapporto del volume della schiuma rispetto al  volume iniziale del liquido; perciò 1 metro cubo di liquido = 6 a 10 mc di schiuma).  Nozione  di  mezzo  tempo.  Almeno  15  minuti  (tempo  durante  il  quale  l’altezza  media  della  schiuma prodotta diminuisce di circa metà).  Perdita del liquido. Meno del 10% in 5 minuti.  La cisterna più grande di un deposito o una cisterna insolata contenente prodotti delle categorie  B I deve poter venire ricoperta da almeno 0,5 metri di schiuma in 15 minuti.  Gli apparecchi e le tubazioni devono avere dimensioni adeguate a tali esigenze.  I dispositivi di spegnimento con schiuma consistono in:
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            6  a)  un apparato fisso generatore di schiuma;  b)  condotte  singole,  fisse,  per  l’adduzione  ed  immissione  della  schiuma  in  ogni  singolo  serbatoio;  c)  generatori di schiuma mobili;  d)  riserva di estratto schiumogeno;  e)  impianto idrico capace di fornire, al momento voluto e senza pregiudicare il funzionamento  del  raffreddamento  di  emergenza,  la  quantità  di  acqua  necessaria,  possibilmente  alla  pressione 10 atm;  f)  un congruo numero di lance schiumogene da 2500 litri di schiuma al minuto primo, con la  necessaria scorta di tubi gommati.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            612.  Apparato fisso generatore di schiuma  Le cisterne previste per il deposito di prodotti delle categorie B I e B II devono essere provviste  di  condotte  fisse  esterne  al  bacino  che  permetteranno  il  raccordo  con  gli  apparecchi  di  estinzione fissi o mobili.  Le  cisterne  destinate  esclusivamente  a  contenere  prodotti  della  categoria  B  III  e  B  IV  non  devono per principio venire dotate di apparecchi di estinzione.  È necessario, in caso di incendio di un serbatoio, di porre in azione immediata il dispositivo di  estinzione  a  schiuma;  ciò  comporta  l’esistenza  nel  deposito  di  un  generatore  di  schiuma  fisso  con relativa riserva di 1’000 litri di estratto schiumogeno.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            613  Condotte di adduzione  Le condotte di adduzione devono essere singole per ciascun serbatoio.  Le condotte di immissione potranno essere singole o multiple per ciascun serbatoio in relazione  al  diametro  dei  serbatoi  stessi,  precisamente  una  condotta  di  immissione  ogni  20  m  di  circonferenza del serbatoio.  I  montanti  fissi  per  l’immissione  della  schiuma  devono  sorpassare  di  almeno  1  metro  l’altezza  dei  serbatoi,  ripiegarsi  in  discesa  a  collo  d’oca  o  apparecchiatura  simile  ed  immettersi  poi  nel  serbatoio attraverso il fasciame dello stesso, immediatamente al disotto del tetto. Ogni condotta  di adduzione deve far capo a un posto protetto ove sarà prevista l’inserzione di un raccordo del  diametro  di  75  mm  (raccordi  simmetrici  tipo  P.A.)  che  permetta,  occorrendo,  sia  l’immissione  della  schiuma  dei  generatori  mobili  dei  vigili  del  fuoco  sia  l’attacco  di  una  tubazione  flessibile  per una lancia schiumogena.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            614  Estinzione mediante apparecchi mobili  Devono  essere  previsti  attrezzi  mobili  di  lotta  contro  il  fuoco  (estintori  a  schiuma,  a  CO
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            2  ,  ad  acqua  nebulizzata,  a  polvere  di  spegnimento,  ecc.  o  generatori  mobili  a  schiuma  con  tubi  necessari) per combattere gli incendi nel recinto di un deposito, bacini compresi.  In caso di installazioni di generatori mobili a schiuma le riserve di prodotti per la preparazione di  schiuma calcolate secondo i numeri 611 e 612 verranno aumentate d’intesa con le autorità ed i  proprietari dei depositi.  Natura e quantità dei prodotti  h)  Direttive Carbura n. 705-708. Da aggiungere:  I serbatoi devono essere contraddistinti da una fascia circolare, dell’altezza di almeno 50 cm, di  colore  corrispondente  al  tipo  di  carburante  in  essi  contenuto  e  cioè  bianco  per  i  prodotti  delle  categorie B I e B II e nero per gli altri.  Con gli stessi colori dovranno essere contraddistinte le tubazioni che adducono il carburante ai  rispettivi serbatoi.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            615  Domande di autorizzazione  Direttiva Carbura n. 701.  Sostituito con le seguenti norme:
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            7
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            1.  Per  la  costituzione,  l’ingrandimento  ed  ogni  lavoro  concernente  i  depositi  di  carburanti  liquidi occorre presentare domanda scritta, con le seguenti indicazioni:  -    nome e domicilio del richiedente, del proprietario e del progettista;  -    natura esatta e quantità dei prodotti di cui si intende costituire un deposito; descrizione  del progetto di costruzione ed ubicazione;  -    piano di situazione (estratto della mappa ufficiale) con l’ubicazione dei serbatoi e delle  costruzioni  adiacenti  e  con  l’indicazione  dell’esistenza  di  eventuali  captazioni  di  acqua  sorgive o del sottosuolo situate nel raggio di 300 ml dai serbatoi;  -    planimetria  degli  impianti  1  :  50  o  1  :  100  (serbatoi,  condotte,  sfiati,  impianti  alimentati  ecc.);  -    dettagli costruttivi (pianta  e  profili  1  : 20  o  1  :  50)  con  le  caratteristiche  dei  serbatoi  ed  annessi, le modalità di costruzione, di controllo, di posa e di collaudo; indicazioni circa  la natura del terreno e la presenza di acque del sottosuolo nello scavo ecc.;  -    misure di protezione contro la corrosione (isolazione meccanica ed elettrica, protezione  catodica, trattamenti interni ed esterni ecc,);  -    misure di prevenzione e di lotta antincendi;  -    dispositivi  di  controllo  di  perdite  (comprese  le  misure  di  prevenzione  di  travasi  al  riempimento).
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            2.  La  domanda  e  gli  allegati  documenti,  il  tutto  in  tre  copie,  deve  essere  inviata,  munita  del  preavviso del municipio, al dipartimento della sanità e della socialità.  1  Pubblicato nel BU  1962  , 159.
                        
                        
                    
                    
                    
                
                            1    No. modificato dal DE 12.3.2002; in vigore dal 15.3.2002 - BU 2002, 76.